Tortorella, il borgo smart in Cilento

Ci sono tanti bellissimi borghi in Italia e la gran parte è un potenziale luogo ideale, per vivere e lavorare in smartworking. Solo pochi tra questi tesori di storia, antichi saperi, arte e bellezze naturali – quali sono i borghi italiani – riesce però a pensarsi davvero come “ecosistema di vita” per chi vuole trascorrere del tempo in una dimensione che non sia la città.
Il borgo di Tortorella è uno di questi luoghi ideali che, da potenziali, hanno saputo trasformarsi in reali.

Tortorella si trova in Cilento, a ridosso di una collina verdeggiante. Ha le tipiche strade strette, le case in pietra ed il panorama che si allunga fino al mare. Ha la sue specialità culinarie, prodotti tipici di eccelsa qualità, tesori paesaggistici e culturali di pregio e strutture ricettive di charme – come tanti altri borghi del Sud.

La peculiarità di Tortorella consiste nell’aver colto, nella sciagura della pandemia, un’opportunità per definire la propria vocazione attrattiva e, soprattutto, sviluppare la capacità di progettarla. E questa attitudine è meno scontata, soprattutto per un piccolo comune del Sud.

Con la diffusione dello smartworking, è esplosa la domanda di soggiorni più o meno prolungati lontano dalla città, nei borghi e nei piccoli comuni. Il Comune di Tortorella si è dato da fare rapidamente e, già nei primi mesi della pandemia, ha creato un co-working nella sala del Consiglio Comunale. L’iniziativa ha riscosso successo e il Comune ha colto il segnale per rilanciare.

Il passo successivo è stata la realizzazione di una nuova biblioteca, uno spazio multifunzionale con un’area per il co-working e una per la ludoteca. Mentre i genitori lavorano, i più piccoli giocano.

Oggi, agli ospiti del borgo cilentano, vengono proposte iniziative ludiche e culturali, esperienze immersive nella ricchezza storica e naturale del territorio. Per esempio, il weekend degli artigiani, una full-immersion nei saperi della tradizione locale in compagnia dei maestri artigiani che tengono viva la cultura produttiva del luogo.

Con un’offerta sempre più attenta ai nuovi bisogni di libertà, spazio e natura, Tortorella ha cominciato a popolarsi di nuovi ospiti, attratti dalla possibilità di lavorare ma nel relax, come fossero in vacanza. In alcuni casi gli ospiti hanno addirittura deciso di diventare residenti.

Tortorella ci sembra una bella storia da raccontare. Una storia in cui il pubblico e il privato fanno sistema, pianificano una strategia e investono in maniera fruttuosa risorse finanziarie e capacità progettuali.

L’obiettivo di ScelgoilSud – come sanno i nostri lettori – è promuovere la cultura dello smartworking nella convinzione che questa modalità di lavoro offra l’opportunità ai tanti borghi e piccoli paesi del Sud di divenire opzioni concrete di vita o di soggiorno, non solo per freelance e nomadi digitali.

Siamo convinti che non basti la bellezza di un luogo per renderlo attrattivo, e che sia necessaria piuttosto una “visione”. Il caso del borgo di Tortorella ci sembra particolarmente meritevole, anche per l’intraprendenza e la determinazione dell’amministrazione. Ci riproponiamo per questo di parlarne ancora.

Per saperne di più, consigliamo intanto di visitare il sito ufficiale del Borgo di Tortorella.

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