Il PNRR al Sud si chiama concorsone

Concorso Sud

2800 funzionari tecnici, amministrativi e specialisti di coesione saranno assunti a tempo determinato da uno svariato numero di amministrazioni regionali e locali al Sud, isole comprese.

Il concorso, bandito dal Dipartimento per la Funzione Pubblica in modalità fast track punta al reclutamento veloce di personale qualificato per la gestione dei progetti del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – nelle regioni meridionali alle quali il Piano italiano riserva il 40% delle ingenti risorse europee totali, a fondo perduto e a debito.

Il concorso per il Sud ha registrato oltre 81.000 iscrizioni ma solo 8.582 candidati, il triplo dei posti disponibili, sono stati selezionati per partecipare alla prova scritta, prevista dal 9 all’11 giugno. La lista dei candidati ammessi viene resa pubblica “entro il 27 maggio” – si legge sul sito ufficiale.

La prova d’esame consiste in un test di 40 domande a risposta multipla. Sul bando sono indicate le materie sulle quali verteranno le domande, distinte per ciascuna classe di concorso ma con una base sostanzialmente comune, il Diritto Amministrativo con l’aggiunta delle specifiche legislazioni tematiche: Diritto del Lavoro, Legislazione Socio-sanitaria, Programmazione europea, Diritto costituzionale, Diritto civile, e così via. In più, i candidati dovranno rispondere a domande su Informatica e Inglese.
Il profilo richiesto è un burocrate competente.

Il test valuta i candidati – che siano aspiranti funzionari tecnici o specialisti – sulla base della conoscenza mnemonica e astratta di norme e codici. Conoscere la data di promulgazione di una legge; ricordare a memoria la definizione di “firma digitale” o di Pec contenute nel Codice dell’Amministrazione digitale; sapere ogni quanto tempo si deve riunire l’OIV: è quello che viene chiesto ai 2800 nuovi funzionari che dovranno portare competenza ed efficienza nelle amministrazioni del Sud, e garantire l’efficace, trasparente, puntuale realizzazione del PNRR.

La procedura fast track ha eliminato due passaggi usualmente previsti nei concorsi della Pa: la prova orale successiva allo scritto e la prova scritta pre-selettiva. La pre-selezione consiste(va) in un test a risposta multipla con quesiti logici, matematici e linguistici, per provare evidentemente a scremare i candidati con attitudine al ragionamento ed alla risoluzione dei problemi.

Eliminata la valutazione logica, la selezione dei nuovi funzionari avviene sui titoli e la conoscenza nozionistica delle norme. Il tipo di profilo che ne potrà risultare – a nostro avviso – non corrisponde alle esigenze, in termini di attitudine oltre che di capacità, richieste per rendere le amministrazioni del Sud in grado di realizzare quello che non sono state in grado di realizzare mai: progettare, investire, gestire risorse e farlo con efficienza ed efficacia.

Ci auguriamo che i vincitori siano meglio di chi ha inteso reclutarli così.

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